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"L'arcipelago malese" di Alfred Russel Wallace, qui per la prima volta tradotto in italiano, è uno dei più affascinanti e ben riusciti racconti di viaggio naturalistico dell'Ottocento inglese e non solo. Otto anni di vagabondaggi nella maestosa vegetazione tropicale delle isole delle spezie, dal 1854 al 1862, vengono ricostruiti secondo una perlustrazione spaziale che trasforma i quaranta capitoli dell'opera in un'avvincente esplorazione letteraria, in un viaggio che il lettore può seguire passo dopo passo fra i paesaggi di Sumatra, Giava, Borneo, Bali, Lombock, Timor, Celebes, Ternate, Nuova Guinea, delle Aru, delle Molucche e di molte altre isole della frastagliata regione che va dall'Indocina all'Australia. Nel frattempo a Londra divampa il dibattito sulla teoria dell'evoluzione, ma qui il co-scopritore della selezione naturale e fondatore della biogeografia, di cui ricorre il centenario della morte, è concentrato sulle flore e sulle faune, sui paesaggi, sugli odori, sui sapori e sui volti umani di queste terre inesplorate, alla ricerca di elusive creature come l'orango e l'uccello del paradiso. Un diario esotico dedicato all'amico e collega Charles Darwin.